Terminate le riprese del film, ecco il cast artistico

TERMINATE LE RIPRESE DEL FILM A CHAMOIS, ECCO IL CAST ARTISTICO:

CHAMOISic - CAST ARTISTICO

Come annunciato, l’XI edizione di CHAMOISic festival sarà un film. In queste settimane la nostra troupe ha raccolto suoni, immagini e storie di un piccolo borgo a 1800 metri all’ombra del Cervino, “Perla delle Alpi” dal 2006, che ha sempre vissuto l’isolamento per scelta essendo collegato al resto del pianeta da una funivia, con l’idea di realizzare un prodotto audiovisivo per fissare su pellicola l’atmosfera immersiva del festival di altra musica in alta quota.

Dal 13 al 18 luglio tutto il cast artistico ha raggiunto Chamois per incontrare gli abitanti ed esibirsi in location mozzafiato, scenari di natura libera ed incantata e luoghi suggestivi caratteristici della comunità montana. Giorno per giorno, durante gli shooting, i loro volti sono stati svelati sui social del festival attirando anche l’attenzione della redazione Rai Valle d’Aosta che ha realizzato un servizio per il TGR durante l’ultimo giorno di riprese.

In ordine alfabetico, ecco i nomi degli 8 artisti che vedremo nel film:

ALJAZZEERA, ROBERTO CECCHETTO, ENIAC, SELENE FRAMARIN, FRANKIE HI-NRG MC, GIORGIO LI CALZI, FEDERICO MARCHESANO, PRANK!, MANUEL ZIGANTE.

Le riprese delle performance si sono svolte in assenza di pubblico con gli artisti completamente immersi nel contesto naturale: hanno suonato per la montagna e con la montagna.

CHAMOISic - L'XI EDIZIONE DIVENTA UN FILM

Foto: sopralluoghi location con Giorgio Li Calzi (a sinistra) e il regista Dario Timpani

Oltre le performance di altra musica in location mozzafiato, la nostra troupe composta dal regista Dario Timpani con Alberto Mantovani alla fotografia, Mario Martini e i tecnici audio habitué del festival Bruno Ferreira e Flavio Monti, coadiuvata dalla curiosità dello scrittore, giornalista e drammaturgo Gian Luca Favetto e supportata dal Comune di Chamois che ha reso disponibili i mezzi necessari alla logistica di produzione, ha catturato testimonianze dagli abitanti di Chamois, cercando di cogliere l’essenza della vita quotidiana in alta quota nell’unico comune italiano dove, per una scelta risalente ai lontani anni 50′, le auto non possono circolare e da 10 anni ad oggi un piccolo festival ha unito mondi lontani attraverso il linguaggio universale della musica. Un festival che si è sviluppato come un virus buono nel contagiare il pubblico, gli abitanti e tutta la valle e che oggi può raccontare tutto questo a coloro che debbono reagire all’isolamento forzato.

CHAMOISic - GIAN LUCA FAVETTO E FRANKIE HI NRG MC

Foto: il giornalista Gian Luca Favetto con Frankie Hi-Nrg Mc

Parola al regista Dario Timpani:

«I giorni di produzione del documentario sono stati particolari da più punti di vista. Ci sono cose lassù che ti mettono nella condizione di dialogare per forza con il luogo, come se questo avesse un carattere particolare e anche un po’ permaloso: il tempo, la luce, il meteo le pendenze e le salite hanno scandito i ritmi davanti e dietro la macchina da presa.

In questi giorni è stato impossibile rimanere indifferenti alle caratteristiche di Chamois: esplorare questi luoghi ci ha condotto oltre, sino ad un’analisi di quella nostra umana capacità o difficoltà di entrare in relazione con il mondo senza innescare meccanismi di paura. Quegli stessi meccanismi automatici che nel viver quotidiano ci allertano, ci mettono nella condizione di difenderci e di mantenere uno stato di impassibilità.

Ma una goccia d’acqua è un ecosistema, noi siamo un ecosistema, il nostro percorso artistico è un ecosistema, l’intero universo lo è nel momento in cui viene deturpato la musica inizia a suonare diversamente, e a tratti in alcuni casi scompare l’armonia. Cerchiamo di capire il perché?»

CHAMOISic - ENIAC - CIAK
CHAMOISic - FRAMARIN - TIMPANI - MANTOVANI
CHAMOISic - CREW - 2500mt
CHAMOISic - FRANKIE LOOP
CHAMOISic - ANTOINE
CHAMOISic - MARCHESANO - SET
CHAMOISic - L'XI EDIZIONE DIVENTA UN FILM
CHAMOISic - incimaI
CHAMOISic - FRAMARIN - TIMPANI - MANTOVANI
CHAMOISic - L'XI EDIZIONE DIVENTA UN FILM

 

GLI EVENTI ECLETTICI PROSEGUONO FINO AL 2021

Il montaggio del film inizierà nelle prossime settimane, nel frattempo vi consigliamo di non perdere gli appuntamenti con la musica eclettica realizzati da CHAMOISic in collaborazione con la rete di festival, partner e amici.

Dopo il successo del Sonic Picnic di Torino dello scorso 5 luglio, realizzato in collaborazione con Imbarchino, AudioHack Lab e Pietra Tonale, che ha visto numerosi musicisti muniti del proprio strumento ingaggiare liberamente una jam session sul pratone del Parco del Valentino, palcoscenico per gli artisti e arena naturale per il numeroso pubblico presente, e dopo l’elettrizzante esibizione dei Savana Funk alla Cittadella dei Giovani di Aosta, andata in scena sabato 11 luglio scorso grazie a T*Danse, ecco i prossimi eventi eclettici in arrivo quest’estate, prodotti in collaborazione con Piedicavallo Festival e Combin En Musique.

Ma non è tutto. Annunciamo quindi che nel 2021 la musica eclettica continua con due concerti in data unica italiana prodotti in collaborazione con Torino Jazz Festival: domenica 21 marzo incontreremo l’elettronica degli Innode al Teatro del Castello di Rivoli con “Innode plays Battleship Potemkin“, concerto in collaborazione con Rivolimusica; lunedì 26 aprile prossimo, invece, nell’Aula Magna del Politecnico di Torino troveremo Markus Stockhausen, uno dei più grandi trombettisti viventi,  insieme al pianoforte del talentuoso Florian Weber, per un evento esclusivo realizzato in collaborazione con stagione Polincontri Classica.

CHAMOISIC - PIEDICAVALLO
CHAMOISIC - PIEDICAVALLO

 

VENERDI 31 LUGLIO 2020

PIEDICAVALLO – Teatro Regina Margherita

13812, Piedicavallo, Biella

FEDERICO MARCHESANO ATALANTE FEAT. LOUIS SCLAVIS

Inizio concerto h 18:00

Concerto realizzato in collaborazione con Piedicavallo Festival

Facebook: https://www.facebook.com/events/314682663039312/

Atalante è il nuovo progetto musicale del contrabbassista torinese Federico Marchesano. Ideato insieme a Giorgio Li Calzi per il Torino Jazz Festival 2018, il gruppo è formato da Louis Sclavis al clarinetto e clarinetto basso, Enrico Degani alla chitarra classica, Mattia Barbieri alla batteria e Federico Marchesano al contrabbasso.

Il nome del quartetto rende omaggio all’omonimo, poetico e surreale film di Jean Vigo. L’Atalante è una barca-abitazione e che percorre la rete fluviale francese, attorno alla quale si sviluppano le vicende di Jean e Juliette, due giovani sposi. 

Da questa immagine prendono ispirazione le composizioni di Marchesano, che in bilico tra scrittura e improvvisazione, abbracciano minimalismo, psichedelica e jazz, disegnando paesaggi sonori desolati ed intimi, talvolta attraversati da sferzate di pura energia rock.

Atalante è stato definito come “ Uno dei gruppi più promettenti nel panorama del jazz europeo”

 

CHAMOISIC - OLLOMONT
CHAMOISIC - COMBIN EN MUSIQUE

 

GIOVEDI 6 AGOSTO 2020

OLLOMONT – h 16:00 – Località Rey – area Maneggio

11010 Ollomont, AOSTA

LA NUOVA VITA DELLE ALPI

Passeggiata musicale con Enrico Camanni, Martin Mayes e Gigi Biolcati.

Partenza h 16:00 – PARTECIPAZIONE GRATUITA

Produzione originale del festival CHAMOISic realizzata in collaborazione con Combin En Musique

“La nuova vita delle Alpi” è una passeggiata musicale e letteraria condotta dalle parole dello scrittore, narratore ed alpinista Enrico Camanni (Alp, Vivalda, Mondadori, Laterza, Domus, La Stampa, Dislivelli) e con le musiche di Martin Mayes (cornista scozzese da 30 anni in Italia, suonatore anche del corno delle Alpi) e Gigi Biolcati, percussionista poliedrico e compositore musicale.

Enrico Camanni (scrittore, narratore di montagna)
Martin Mayes (corno, corno delle Alpi)
Gigi Biolcati (percussioni)

 

CHAMOISIC - RIVOLIMUSICA

 

DOMENICA 21 MARZO 2021 – DATA UNICA ITALIANA

RIVOLI – h 21:00 – Teatro del Castello di Rivoli

Via Capello 3, RIVOLI

INNODE PLAYS BATTLESHIP POTEMKIN 

Stefan Németh (elettronica) Bernhard Breuer (batteria, percussioni)

Concerto realizzato da stagione SCENE_Rivolimusica in collaborazione con Torino Jazz Festival Piemonte

Innode è il progetto musicale del compositore austriaco Stefan Németh insieme al percussionista Bernhard Breuer. Stefan Németh, membro fondatore del gruppo Radian, da cui si è successivamente staccato, cofondatore dell’etichetta Mosz specializzata in musica elettronica, è una delle anime creative del progetto Innode, dove viene affiancato da Bernhard Breuer (Elektro Guzzi, Tumido) e dalle ritmiche di Steven Hess (Locrian, Pan American, Cleared). Negli ultimi anni si è concentrato nella sonorizzazione di film e video sperimentali. Prodotto da Distretto Cinema, Torino in collaborazione con Torino Jazz Festival 2018.

 

CHAMOISIC - POLINCONTRI

 

LUNEDI 26 APRILE 2021 – DATA UNICA ITALIANA

TORINO – h 18:00 – Aula Magna del Politecnico

Corso Duca degli Abruzzi 24, TORINO

MARKUS STOCKHAUSEN & FLORIAN WEBER

Markus Stockhausen (tromba, flicorno soprano, tromba piccolo), Florian Weber (pianoforte)

Concerto realizzato da stagione Polincontri Classica in collaborazione con Torino Jazz Festival

Markus Stockhausen, uno dei più grandi trombettisti viventi, si confronta con il pianoforte del talentuoso Florian Weber. Entrambi musicisti classici, ma con un grande interesse per l’improvvisazione, hanno pubblicato nel 2016 l’album Alba per l’etichetta ECM di Manfred Eicher.

ATTENZIONE: l’ingresso a tutti gli spettacoli è gratuito eccetto Atalante (Federico Marchesano feat. Luois Sclavis), Polincontri (Markus Stockhausen & Florian Weber) e Rivolimusica (Innode plays Battleship Potemkin).

L’ XI EDIZIONE DIVENTA UN FILM

L’Associazione Insieme a Chamois presenta:

L’ XI EDIZIONE DIVENTA UN FILM

CHAMOISic festival continua il suo percorso.

Quest’anno i tradizionali concerti in alta quota a Chamois saranno sostituiti dalle riprese di un film: imprimeremo su pellicola un’esperienza immersiva nella musica e nella natura. Il festival come lo conoscete tornerà nel 2021 con i suoi artisti, il suo pubblico e… altri abbracci in alta quota! Nel frattempo la comunità di partner e amici cresciuta in questi anni si è attivata in concerto con la direzione artistica di Giorgio Li Calzi promuovendo una serie di eventi eclettici gratuiti sul territorio. Da domenica 5 luglio altra musica in Valle d’Aosta ed oltre con:

(PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO)

DOMENICA 5 LUGLIO

TORINO – Imbarchino del Valentino

Viale Umberto Cagni 37, Parco del Valentino

SONIC PICNIC

Inizio raduno h 15:00 – PARTECIPAZIONE GRATUITA

Evento realizzato in collaborazione con Imbarchino del Valentino, Audio HackLab e Pietra Tonale

SABATO 11 LUGLIO

AOSTA – h 21:00 – Cittadella dei Giovani

Viale Giuseppe Garibaldi 7

SAVANA FUNK

Inizio concerto h 21:00 – INGRESSO GRATUITO

Concerto realizzato in collaborazione con T*Danse e Cittadella dei Giovani

VENERDI 31 LUGLIO

PIEDICAVALLO – Teatro Regina Margherita

13812, Piedicavallo, Biella

FEDERICO MARCHESANO – ATALANTE FEAT. LOUIS SCLAVIS

Inizio concerto h 18:00 – INGRESSO GRATUITO

Concerto realizzato in collaborazione con Piedicavallo Festival

GIOVEDI 6 AGOSTO

OLLOMONT – h 16:00 – Località Rey – area Maneggio

11010 Ollomont, AOSTA

LA NUOVA VITA DELLE ALPI

Passeggiata musicale con Enrico Camanni, Martin Mayes e Gigi Biolcati.

Partenza h 16:00 – PARTECIPAZIONE GRATUITA

Evento realizzato in collaborazione con Combin En Musique

La gestazione di ogni edizione del festival si sviluppa lungo diversi mesi. Quest’anno eravamo ancora in inverno e avevamo già concluso il programma artistico. Poi, all’improvviso, tutto si è fermato.

Il nostro primo pensiero è andato ovviamente alla piccola comunità di Chamois, isolata a 1800 metri di altitudine grazie alla scelta coraggiosa fatta 70 anni fa di non essere raggiunta da una strada asfaltata ma collegata al mondo solo da un cavo d’acciaio (la funivia) e da un sentiero.

Ci siamo chiesti come stessero gli abitanti.

Le notizie che arrivavano da lassù, riportavano che non c’erano contagi e che si stava sperimentando un senso di comunità non più legato al turista (era ancora il periodo sciistico), ma agli abitanti stessi, alla comunità.

Nel frattempo, noi che non eravamo lassù eravamo aggrappati allo streaming ed alle finestre ad osservare gli inediti panorami sonori. Abbiamo iniziato a confrontarci sulla situazione, sul cosa fare, dialogando con coloro che in questi anni hanno partecipato e contribuito alla realizzazione di CHAMOISic. E soprattutto con gli abitanti di Chamois, che ci hanno fatto capire che questo stato di sospensione temporanea è un qualcosa che chi abita tra i monti, per certi versi, conosce già.

Nel progredire della primavera e dei DPCM abbiamo capito che questa edizione avrebbe avuto un’altra forma: quella di una cartolina spedita da Chamois al mondo.

I pascoli verso Suis ed il bosco sovrastante, le creste drammatiche quanto sublimi, dalla Becca di Nana alla costiera di Balanselmo ed al vallone di Cignana. Lo specchio del Lago Lod su cui si riflettono i larici, il Point Sublime con la vista sul Cervino, sul Piccolo e Gran Tournalin e sul Monte Rosa. Le mucche al pascolo con i campanacci suonanti. I tramonti sulla valle centrale come fondale ai concerti del Balanescu Quartet o della Banda Osiris, le note di rimbalzo tra pini ed abeti nei concerti al Rifugio Ermitage. Il calore ed il profumo del cibo nelle jam session serali nelle locande. Il tempo che si ferma al suono del violino di Iva Bittova o alla chitarra di Fred Frith. I balli ed il senso d’unione sotto al palco accompagnati da Ginevra Di Marco, Frankie Hi Nrg, Canzoniere Grecanico Salentino. I ritmi sincopati di Frank Bretschneider sopra le tane delle marmotte. Le voci di un coro bulgaro che arieggiano sopra il Lago Lod. Il legno delle foreste alpine che risuona in viole e violoncelli (Quartetto d’Archi di Torino e Stefano Blanc) ed il legno del bosco che diviene materia prima per performance elettroacustiche, in Into The Wood.

Una cartolina può contenere tutto questo ?

Un film può, ed è in grado di essere la voce a chi ha scelto di vivere lassù, così come alla scelta dell’isolamento, alla ricerca di essere un Comune sostenibile ed ad un piccolo festival musicale che cerca di coniugare tutte queste voci con la musica di qualità e con il paesaggio. Un festival che si è sviluppato come un virus “buono” nel contagiare il pubblico, gli abitanti e tutta la valle e che oggi può raccontare tutto questo a coloro che debbono reagire all’isolamento forzato.

CHAMOISic e Chamois come esempi piccoli ma virtuosi di sostenibilità e di produttività artistica umanizzante.

Parola al direttore artistico Giorgio Li Calzi:

«Subito dopo avere consegnato a fine febbraio il programma del festival alle fondazioni culturali, nostri principali sponsor, tutto il mondo si è fermato per il COVID.

La prima cosa che abbiamo pensato è che non potevamo fermare il lavoro.
Era nostro dovere andare avanti, anche se le istituzioni si fermavano. Perché è proprio un nostro diritto, quello di proseguire lo svolgimento di un lavoro, specialmente in una situazione di emergenza. E quindi anche un festival musicale avrebbe avuto la sua importanza in questo preciso momento, all’inizio anche all’occorrenza, per poi contribuire a restituire una socialità che tutti noi avevamo accantonato e per creare, come da 11 anni a questa parte per quanto ci riguarda, una serie di importantissimi benefici per la nostra comunità, uno su tutti, creare turismo culturale.

Ma la stessa creazione di una comunità, musicisti, amministrazioni, sostenitori, pubblico, abitanti e operatori che ci ospitano da 11 anni, è già un piccolo miracolo.

Questa nostra comunità era stata premiata due anni fa con l’assegnazione della Bandiera Verde di Legambiente, conferita al Comune di Chamois anche per il festival CHAMOISic, come riporta la motivazione.

Era importante rimodulare il festival con un progetto che potesse essere fattibile anche in caso di restrizioni e poi assicurare ai nostri sostenitori, che ci conoscono da anni, che avremmo speso i loro soldi nel modo migliore.

Con queste premesse, con un primo sostegno e con uno stimolo che ci è arrivato contemporaneamente proprio da un amico operatore turistico di Chamois, abbiamo pensato che un film sul festival, sulla sua comunità e su Chamois, fosse la giusta declinazione dell’XI edizione, un film che poi restasse come documento per tutti, e che potesse raccontare la nostra storia

Un film per suoni, immagini e storie di un piccolo borgo a 1800 mt che ha sempre vissuto l’isolamento per scelta, essendo collegato al resto del mondo da una funivia.»

Giorgio Li Calzi

I PROSSIMI EVENTI ECLETTICI

DOMENICA 5 LUGLIO 2020

Imbarchino, Viale Umberto Cagni 37, Parco del Valentino, Torino

h 15:00 – PARTECIPAZIONE GRATUITA

Sonic Picnic è un’invito a ritrovarsi in un prato a suonare tutti insieme, con i propri strumenti musicali, senza schemi precostituiti, improvvisando e cogliendo l’attimo! Porta il tuo strumento. Procurati un amplificatore a batterie, una cassa bluetooth o un intonarumori. L’ evento è realizzato in collaborazione con Imbarchino del Valentino, Audio HackLab e Pietra Tonale.

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/791259117944672/

SABATO 11 LUGLIO 2020

Festival T-Danse, Cittadella dei Giovani, Aosta

h 21:00 – INGRESSO GRATUITO

Aldo Betto, chitarra

Blake Franchetto, basso

Youssef Ait Bouazza, batteria

Savana Funk è un viaggio musicale tra funk, afro, desert blues, ritmiche di ispirazione elettronica, western. Il Concerto è realizzato in collaborazione con T*Danse e Cittadella dei Giovani.

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/265713244709708

La decima edizione

Chamois, a 1815 di altitudine nella Valle del Cervino, è l’unico Comune d’Italia in cui le auto non possono circolare raggiungibile solo a piedi, in bici o tramite funivia.

Allo stesso modo anche CHAMOISic Festival, giunto nel 2019 alla sua X Edizione, ha le sue caratteristiche di unicità.

La maggior parte dei festival mira ad un pubblico: compone il palinsesto con personaggi mediatici o rappresentanti generazionali per coinvolgere culture sociali diffuse.

I concerti di CHAMOISic, invece, non vanno incontro ad alcun pubblico specifico ma è il pubblico stesso ad andare incontro al festival, sperimentando su di sé il valore della resilienza raggiungendo i concerti in quota.

In 10 anni di festival innestato da zero in una location nuova a ospitare un evento culturale, abbiamo capito che il pubblico è molto ricettivo, curioso e vivo, specie quando il bilanciamento di un programma è ottimizzato con una certa cura per la ricerca ma anche per il pubblico, cioè il primo fruitore ma anche motore di un processo culturale.

Proprio per questo il nostro motto di partenza è stato il famoso aforisma di Oscar Wilde: “l’arte non deve mai tentare di farsi popolare. Il pubblico deve cercare di diventare artistico”.

E il nostro pubblico non deve sforzarsi molto. Perché lo è.

Il tema della X Edizione è il dialogo che si è instaurato in questi anni, l’interazione tra gli artisti, il pubblico, gli abitanti, i turisti, i Comuni coinvolti, le istituzioni ed i sostenitori.

Il gran finale a Chamois sarà un racconto al tempo presente… guardando al futuro! Allo stesso modo, gli eventi immersivi che lo precedono cercheranno di stabilire forme di dialogo e condivisione tramite proposte specifiche come passeggiate musicali, sonorizzazioni e concerti.

Dopo la tradizionale rassegna di eventi nelle splendide cornici offerte dai Comuni partecipanti diffusi in quasi tutta la Valle d’Aosta ed oltre, il gran finale del festival si terrà a Chamois da venerdì 19 a domenica 21 luglio.

19.20.21 LUGLIO: IL GRAN FINALE IN ALTA QUOTA

Come da tradizione i concerti a Chamois si svolgeranno all’aperto dal tardo pomeriggio con il fondale della Valle e alla sera nelle locande del paese.

Si parte venerdì 19 luglio e il primo ad esibirsi sarà un artista valdostano: SUB_MODU, al secolo Romeo Sandri, autore di una musica elettronica di matrice afro-americana, tra ritmi ipnotici e richiami jazz. A seguire MELOS FILARMONICA che aprirà con la Holberg Suite (1884), capolavoro neoclassicista del compositore norvegese Grieg per poi approdare al novecento tra jazz e mondo contemporaneo con la voce di Maria Laura Baccarini che sarà ospite insieme alle composizioni del contrabbassista Federico Marchesano e alla tromba di Giorgio LI Calzi.

Sabato 20 luglio si parte con i PRANK! , un trio che suona jazz con l’energia del rock composto da Enrico Degani alla chitarra, Federico Marchesano al contrabbasso e Dario Bruna alla batteria. A seguire, in esclusiva italiana, i TAMIKREST, gruppo originario del Mali di etnia Tuareg, tra i principali rappresentanti del desert blues, corrente musicale nata dopo la rivolta Tuareg di fine anni ‘90. I Tamikrest saranno introdotti da un incontro, realizzato in collaborazione con RivoliMusica, con il giornalista John Vignola di Radio 1 e da Domenico Quirico, reporter per il quotidiano La Stampa, inviato nelle zone di guerra in Africa.

Domenica 21 luglio la band del finlandese JIMI TENOR cambierà il registro musicale a Chamois.  Potremmo azzardare che un altro grande artista finlandese, Kaurismaki sta al cinema proprio come Jimi Tenor sta alla musica, elaborando in modo estremamente personale i vari punti di contatto tra differenti linguaggi, in questo caso il rock, il jazz e la matrice africana, in bilico tra afro-beat e cocktail music. Il concerto sarà preceduto dall’esibizione in solo di MARIA LAURA BACCARINI, cantante, attrice e improvvisatrice, da anni di base a Parigi dove è voce dell’Orchestre National du Jazz.

Gli artisti che si esibiranno alla sera nelle locande di Chamois sono i già citati PRANK! venerdì 19 e l’eclettica WORLD JAM del flautista TOTI CANZONERI sabato 20 luglio con Gabriele Tommaso alla chitarra, Simone Bellavia al basso e Ruben Bellavia alla batteria.

Domenica 21 invece, per il chill-out finale, preparatevi a un viaggio musicale curato in compagnia di ALESSANDRO GAMBO e dei suoi giradischi.

Ci piace concludere con le parole di un grande studioso della montagna e delle Alpi, ENRICO CAMANNI, che presenterà a Etroubles, in compagnia della musica di Gigi Biolcati e Martin Mayes – già presenti con il giornalista e scrittore Gian Luca Favetto a La Magdeleine – “La nuova vita delle Alpi“. Sono parole poco rassicuranti, apparentemente distanti dal clima gioioso di un festival, ma molto realistiche, perché non è possibile fingere di ignorare il ruolo che ha la nostra montagna in relazione alla nostra vita.

Oggi più che mai l’allarme scende dalle Alpi. Quasi tutti i fenomeni naturali che interessano le valli e le pianure – frane, squilibri idrogeologici, alluvioni, siccità – hanno origine sulle montagne che informano le terre basse sul loro destino. Lo storico dell’Ottocento Jules Michelet sosteneva che «il destino che verrà, la sorte dell’Europa, i tempi di pace e i bruschi cataclismi che rovesciano gli imperi e travolgono le dinastie si leggono sulla fronte del Monte Bianco». Aveva ragione. Sciogliendosi i ghiacciai ci scongiurano di frenare, ripensare, correggere il modello di sviluppo, perché sono a rischio le riserve d’acqua e vacillano le certezze dell’umanità. E vacilla soprattutto la bellezza. Dopo le libere comunità medievali e le chiusure degli stati nazionali sono stati gli artisti romantici ad aprire le tendine delle carrozze per accorgersi di quanto fosse dolce il disordine alpino e quanta gioia scaturisse dal paesaggio indocile. Le Alpi rompevano le regole dell’armonia classica; erano il grido trasgressivo della geologia contro la natura conformista delle pianure. E se fosse ancora il senso della montagna? Se rimanesse quello il messaggio? Sono cambiati i tempi, i linguaggi e le generazioni, abbiamo riempito molti vuoti e dissipato troppa bellezza, ma ci restano quelle creste profilate come domande nel cielo. Ostinatamente provocanti, disobbedienti anche al nostro disincanto

Enrico Camanni

Dopo la tradizionale rassegna di eventi (dal 7 al 17 Luglio) nelle splendide cornici offerte dai Comuni partecipanti diffusi in quasi tutta la Valle d’Aosta ed oltre, il gran finale del festival si terrà a Chamois da venerdì 19 a domenica 21 luglio.

Altri amici in alta quota! Il video racconto della IX Edizione

CHAMOISic IX  Altri amici in alta quota!

VIDEO RACCONTO DELLA NONA EDIZIONE DEL FESTIVAL

L’Associazione Insieme a Chamois  è lieta di presentare il video racconto della nona edizione del festival di altra musica in alta quota che dal 20 luglio al 4 agosto 2018 ha unito sette comuni della Valle d’Aosta – Antey-Saint-Andrè, Aosta, Chamois, Etroubles, La Magdeleine, Saint-Vincent e Valtournenche – all’insegna della musica eclettica, sperimentale, improvvisativa, fuori da ogni logica commerciale, ottenendo un grande successo di pubblico e attenzione mediatica. Ecco cosa accade da nove anni nella Valle del Cervino!

Guarda il video e leggi l’intervista a Giorgio Li Calzi su Il Giornale Della Musica

Per vedere il video clicca sul player o visita questo link.

Il video, realizzato da Dario Timpani per Ikigai Media, è una narrazione per immagini ispirata dalle sensazioni colte nel pubblico presente. Perché Chamoisic non è solo un evento artistico ma una comunità attiva che sceglie quelle giornate per aprirsi alla cultura e alle persone che apprezzano quei luoghi, quell’atmosfera, quell’organizzazione, quella volontà di creare, quella direzione artistica.

 

La prossima sarà la decima edizione, un traguardo importante con alcune novità: la prima è la scelta, condivisa dal comune di Chamois e dagli operatori turistici, di anticipare il festival al mese di luglio, un periodo dell’anno dove il territorio è meno soggetto al flusso turistico. Annunciamo quindi che il gran finale della decima edizione si terrà a Chamois dal 19 al 21 luglio 2019. Come da tradizione, le anteprime del festival avranno luogo nel periodo che precede gli eventi a Chamois nelle meravigliose location offerte dai comuni della Valle che ospiteranno nuovi artisti, nuove installazioni sonore, nuove passeggiate musicali, nuove esperienze sonore immersive nella natura.

Per riassumere il lungo viaggio che ci ha portati fino a qui, parola al direttore artistico Giorgio Li Calzi:

«Partito nel 2010 con un piccolo palco nella piazza principale del Comune di Chamois, oggi il programma si è espanso in molti altri Comuni della Valle, comprendendo ad ogni edizione nuove location particolarmente significative per il territorio: la Cittadella dei Giovani di Aosta, importante centro di formazione culturale, e la Centrale idroelettrica di Maen, una delle 32 centrali gestite dalla CVA, Compagnia Valdostana delle Acque, nuovo sostenitore di CHAMOISic, sensibile a temi che il festival incarna da sempre come innovazione, nuove energie e ovviamente sostenibilità ambientale.

Ogni anno, confrontandomi con il team organizzativo, mi viene il pensiero scherzosamente sadico di posizionare i musicisti sui picchi e lasciarli rosolare dal sole dei 2000 mt per fare delle belle foto, prassi abbastanza usuale per i festival in alta quota. Ma poi, per qualche motivo, prevale il rispetto per la musica e i musicisti. Perché il nostro è un festival che parte fondamentalmente dalla musica, e anche dal dialogo con il territorio in cui viene ospitato, oltre che brillare per un programma poco ortodosso.

Abbiamo sperimentato che un pubblico fidelizzato nel corso degli anni (come il nostro) può ascoltare di tutto, anche la musica più difficile, se poi, ad esempio, viene seguita da un concerto di respiro più popolare. Quindi il fatto di poter presentare musiche “inedite”, libere da vincoli arbitrariamente mediatici, ma sempre di alto livello, cercando di bilanciare al meglio il programma, senza forzare troppo la mano agli spettatori che accettano con noi la sfida e al territorio che ci ospita, è per il nostro team motivo di grande soddisfazione.

Ma il successo di un festival nasce anche da una squadra molto unita che ci lavora per tutto l’anno, (Laura e Luigi Strocchi, Fabio Battistetti, Silvia Guerra, Federica Pozzi), da un’associazione promotrice, (Associazione Insieme a Chamois), onlus che si mette in moto nei giorni del festival e che segue il team per tutto l’anno, dal nostro ufficio stampa (Mario Martini) nonché da un gruppo giovane che produce la comunicazione (Ikigai Media), dagli sponsor, i fonici, i musicisti, i 7 Comuni coinvolti, con relativi sindaci, assessori, abitanti e operatori, ma specialmente dal pubblico, che ogni anno scommette con noi che la musica non ha genere, ma è libera.

La crescita collettiva che distingue questo Festival non può che continuare… Arrivederci a CHAMOISic X con Associazione Insieme a Chamois !

Chamois d’inverno è spettacolare! La neve permette di godere delle piste da sci, escursioni con le ciaspole e paesaggi fiabeschi. Le attrattive di una Chamois fuori stagione sono tante quando i magici colori dell’autunno colorano i suoi boschi e regalano paesaggi mozzafiato. Che sia estate o inverno, Chamois è 100% montagna! Vi invitiamo a curiosare sul nuovo sito web promosso dall’Associazione Insieme a Chamois e dal Comune per scoprire i 10 motivi per visitare Chamois e tutte le strutture, le attività, gli eventi culturali e sportivi, i rifugi, l’ospitalità, l’enogastronomia e il meteo in tempo reale, per godersi al meglio le mille sfumature di una vacanza a Chamois durante la stagione invernale: www.lovechamois.it

Chamois

Infine, la IX edizione del festival arriva a Chamois, da Venerdì 3 a Domenica 5 Agosto.

Arriverete a piedi o in Funivia, due esperienze diverse ma allo stesso modo emozionanti. I concerti si svolgono durante il giorno ed alla sera, ma avrete tempo per passeggiare per il paese ed assistere a due mostre temporanee:

The Man Who Never Saw the Sea della fotografa Nola Minolfi dedicata a Chamois ed ai suoi abitanti e diffusa nel paesaggio tra le mura dei Rascard e gli alberi.

La mostra di pittura di Jane Vander Poel e Edoardo Lenzetti presso il Racard De La Tradechon.

Camminare a Chamois è d’obbligo. Suggeriamo la salita al Lago Lod (dove sabato pomeriggio si svolgerà il concerto di Frank Bretschneider) che si raggiunge a piedi dalla Piazza, in circa 20 minuti o comodamente in seggiovia. Oltre al suggestivo lago alpino troverete alcune locande per mangiare ed un’area pic nic.

Volete salire ancora più in alto ? Si può, il Point Sublime vi aspetta all’altezza del Colle di Fontana Fredda (a piedi o in seggiovia) per scrutare l’inconfondibile Cervino. Da lì si può scendere verso i prati di Cheneil (un’altro piccolo borgo da favola).

Un’altra metà escursionistica è il Col de Nana, che vi porta ad affacciarvi sulla Val d’Ayas e sul Monte Rosa.

Per le famiglie e gli appassionati di bici c’è la poderale che porta a La Magdeleine e che vi mostra Chamois da un’altra prospettiva. Passerete sopra l’altiporto e l’incantevole frazione di Suisse ed il percorso offre una serie di attrattive per attività ludiche e ginniche oltre che di scoperta sui temi dell’energia.

Per gli appassionati di bicicletta, il clou sarà Domenica quando si svolgerà una tappa dell’eBiketour Valle d’Aosta con la possibilità di provare le bici elettriche (messe a disposizione da CVA) e di fare un tour guidato del paese (al mattino) che si concluderà con il concerto di Tommaso Gemini alle 11,30 presso il Parco Giochi.

E la polenta ? C’è ! Sabato sera, in Piazza, al termine dei concerti pomeridiani, a cura dell’Associazione Insieme a Chamois, è un momento d’incontro tra gli artisti del festival ed il pubblico attraverso i gusti della tradizione locale.

Per maggiori informazioni turistiche, l’ufficio turistico di Chamois si trova in Piazza a fianco della partenza della seggiovia.

Fonti:
http://www.comune.chamois.ao.it/
http://www.lovevda.it

 

Aosta

Giovedì 2 e venerdì 3 si svolge ad Aosta la Masterclass di percussione con Trilok Gurtu (nel pomeriggio del 2 e nella mattinata del 3).

Aosta è il capoluogo regionale, fondata dai Romani nel 25 a.c. con il nome di Augusta Praetoria ed è tutt’oggi ricca di testimonianze storiche, come l’Arco d’Augusto, la Porta Praetoria, il Teatro Romano, il Criptoportico per citarne alcune. La città si trova nella piana in cui scorre il fiume Dora Baltea. Su Aosta dominano importanti montagne tra le quali la Becca di Nona, il Monte Emilius, la Becca di Viou.
La Cittadella dei Giovani, sede della Masterclass si trova a pochi passi dall’Arco d’Augusto ed all’inizio della via pedonale Via S. Anselmo che attraversa il centro, sino alla piazza principale, Emile Chanoux.
Una bella passeggiata per la città, ve la consigliamo !

Fonti:

http://www.comune.aosta.it/

http://www.lovevda.it

Etroubles

Domenica 28, ultima anteprima, per le vie del borgo di Etroubles (lungo la strada che porta al Colle del Gran San Bernardo), accompagnati da Riccardo Tesi e Gianluigi Carlone, il primo è uno tra i suonatori italiani di organetto più conosciuti nel mondo, il secondo è musicista eclettico e narratore.

Etroubles è una località di soggiorno a 1270 metri di altitudine, era già nota all’epoca dei romani con il nome di Restopolis, poiché si trova sulla via di transito per il Colle del Gran San Bernardo, percorso lungo il quale, in epoca successiva, si sviluppò anche la Via Francigena, la strada che nel medioevo collegava le isole britanniche a Roma e Gerusalemme. Il più famoso passaggio, in questi secoli, è quello dell’esercito Napoleonico nel maggio del 1800.

Oggi, la peculiarità della località è il borgo medioevale, che è anche un museo a cielo aperto con l’apertura dell’esposizione “À Étroubles, avant toi sont passés…”, una galleria d´arte permanente con le opere di artisti di fama mondiale. Nel borgo, l’eco della montagna circostante lo si ritrova negli splendidi fontanili da cui zampilla l’acqua fresca proveniente dal Mont Vélan. Da Etroubles si sviluppano parecchie passeggiate, dal tratto della Via Francigena sino a salite alpine.

Fonti:

http://www.comune.etroubles.ao.it/

http://www.lovevda.it/

Antey-Saint-André

Venerdì 27 luglio anteprima in jazz per Antey-Saint-André con il trio composto da Roberta Bacciolo,Silvano Borgatta e Luigi Venegoni in concerto dalle ore 21:00 nella Sala Polivalente.

Antey-Saint-André è situato a 1080 metri di altitudine. Soleggiata e riparata dai venti, gode di un clima mite che rende il luogo un’apprezzata meta di villeggiatura.

Particolarmente suggestivo lo scorcio sul Cervino che, con la sua mole maestosa, appare incuneato tra le pareti della vallata, una visione che già nel XIX secolo scorso colpì la #fantasia di avventurosi viaggiatori.

La chiesa parrocchiale, di epoca romanica, è dedicata a Sant’Andrea; il suo campanile è a bifore, sormontato da una cuspide, e incorpora i resti di una torre del castello dei Cly ai cui baroni Antey appartenne fino al XIII secolo, per passare successivamente alla casata dei Savoia.

Interessante è anche il “ru du pain perdu”, antico acquedotto risalente al XVI secolo le cui maestose arcate addossate alla montagna sono ben visibili sia da Torgnon sia dal versante opposto.

Antey dispone di #attrezzature per lO #sport all’aria aperta, tra le quali campo da calcio e tennis illuminati, percorso salute-natura, ed è base d’arrivo per i voli in #parapendio.

Fonti:
http://www.comune.antey-st-andre.ao.it/
http://www.lovevda.it/

IX Edizione

Associazione Insieme a Chamois presenta:

CHAMOISIC FESTIVAL 2018
IX EDIZIONE, DAL 20 LUGLIO AL 5 AGOSTO

AOSTA, ANTEY-SAINT-ANDRE’, CHAMOIS, ETROUBLES, LA MAGDELEINE, SAINT-VINCENT, VALTOURNENCHE

MUSICA ANTICA E CONTEMPORANEA, ELETTRONICA E IMPROVVISATIVA CON:

FRANK BRETSCHNEIDER / TRILOK GURTU / SPIME.IM / FRANKIE HI NRG MC VS ALJAZZEERA / CANZONIERE GRECANICO SALENTINO / TIZIANO FRATUS E DUO BOTTASSO / DARIO TABBIA VOX LIBERA / RICCARDO TESI & GIAN LUIGI CARLONE / TOMMASO GEMINI / EAZYCON / BACCIOLO BORGATTA VENEGONI TRIO / HARD BOP REUNION / STEFANO BLANC / BEPPE BARBERA QUARTETTO / ALKALINE JAZZ TRIO / AUDIO HACKLAB

L’ INGRESSO AI CONCERTI È GRATUITO.

Dal jazz alla musica antica e di contaminazione; dall’improvvisazione all’elettronica all’uso di nuovi strumenti elettroacustici; dalle tradizioni musicali rivisitate alla scoperta di suoni di paesi lontani; il tutto inserito in uno scenario di natura libera ed incantata, di aria pulita, condivisione e dialogo attraverso la musica ed oltre.

Quest’anno il festival arriva alla sua nona edizione espandendosi in sette comuni della Valle d’Aosta. Il linguaggio musicale è declinato verso il jazz accentuando lo stile che CHAMOISic ha proposto in tutti questi anni, tra standard e sperimentazione.

L’apertura del Festival sarà ospitata dal Comune di Valtournenche con la performance multimediale dei Spime.Im, un progetto lanciato in questi mesi, di pura innovazione, perché gli artisti useranno come interfacce per suonare e produrre ambientazioni video le loro mani attraverso dei guanti interattivi. A seguire il solo di violoncello del valdostano Stefano Blanc impegnato in un repertorio classico e contemporaneo del novecento. Tra le novità di quest’anno la partecipazione del Comune di Saint-Vincent che ospiterà il concerto del quartetto guidato dal pianista valdostano Beppe Barbera. Anteprima in jazz anche per Antey-Saint-Andrè con il concerto del trio composto da Roberta Bacciolo, Silvano Borgatta e Gigi Venegoni. Cammineremo nuovamente per i luminosi paesaggi della Valle con le narrazioni e sonorizzazioni condotte dallo “scrittore degli alberi” Tiziano Fratus in compagnia del Duo Bottasso (organetto e violino) a La Magdeleine lungo il sentiero che porta a Chamois. E poi con Riccardo Tesi e Gian Luigi Carlone: il primo è uno tra i suonatori italiani di organetto più conosciuti nel mondo, il secondo è musicista eclettico e narratore, il tutto per le vie del borgo medievale di Etroubles. Tra le anteprime anche l’esibizione dell’installazione sonora “La Forza dell’Acqua” curata da CHAMOISic con il collettivo Audio HackLab e realizzata grazie a CVA Trading presso gli spazi espositivi della Centrale idroelettrica di Maën a Valtournenche. L’installazione è un racconto interattivo sull’acqua che diventa energia sonora e sarà in mostra fino al 2 settembre. A metà strada incontreremo con una masterclass esclusiva alla Cittadella dei Giovani di Aosta le peculiarità del percussionista indiano Trilok Gurtu. (Per partecipare occorre inviare una mail a info@cittadelladeigiovani.it o telefonare al numero +39 0165 35971). Dal 3 agosto si sale a Chamois per il concerto esclusivo di Trilok Gurtu, seguito dagli Eazycon, tra wave, progressive e free jazz, all’insegna dell’improvvisazione e dell’imprevedibilità. Nelle locande di Chamois Il jazz vedrà alternarsi Alkaline Jazz Trio, Hard Bop Reunion e crossover con il linguaggio contaminato del rap di Frankie hi-nrg mc affiancato agli strumenti del jazz-rock dei torinesi Aljazzeera, un progetto appena prodotto per Torino Jazz Festival. E poi ancora jazz-rock e blues in giro per Chamois con l’energia dei Tommaso Gemini. Uno dei linguaggi che il pubblico del festival apprezza sempre più è la musica elettronica d’avanguardia: assisteremo quindi al concerto del fuoriclasse berlinese della glitch music Frank Bretschneider e, come contrappunto, nella stessa giornata si esibirà uno dei gruppi italiani più interessanti nel campo dell’interpretazione della musica antica, l’insieme vocale Vox Libera diretto dal suo fondatore Dario Tabbia. A chiudere il cerchio sarà la tradizione della pizzica con una delle band più importanti del Salento, il Canzoniere Grecanico Salentino.

Chamoisic IX – Masterclass di percussioni con Trilok Gurtu

CHAMOISic IX presenta:

Masterclass di percussioni con Trilok Gurtu
un grande della world music, simbolo del crossover per via delle sue collaborazioni con i grandi del jazz internazionale.

Giovedì 2 agosto ore 16,30 – 19,00
Venerdì 3 agosto ore 10,30 – 12,30

presso la Cittadella dei Giovani
Via Garibaldi 7, Aosta
cittadelladeigiovani.it

INFO E ISCRIZIONI
info@cittadelladeigiovani.it

Trilok Gurtu è un percussionista, batterista e musicista indiano. La madre, Shobha Gurtu (cantante) lo avvicinò alla musica con la tabla, un tipico tamburo indiano. In seguito intraprese gli studi di batteria avvicinandosi al mondo della world music e diventando il percussionista del seminale gruppo italiano Aktuala tra il 1974 ed il 1976, una formazione che combinava una complessa ricerca ritmica con le sonorità africane ed orientali. Successivamente Trilok cominciò l’avventura jazzistica suonando con Don Cherry e Charlie Mariano. Nel 1978 si trasferì in Germania, dove tuttora vive. Il suo stile e le sue influenze lo hanno portato a definire un suono inconfondibile che da metà anni ’90 lo rendono dominatore delle classifiche di popolarità tra i percussionisti. Ha collaborato con: John McLaughlin, Jan Garbarek, John De Leo , Paolo Fresu, Joe Zawinul, Bill Laswell, Pat Metheny, Terje Rypdal, Vernon Reid, Stefano Ianne, David Torn, Ralph Towner, Andy Summers, Larry Coryell, Ivano Fossati, Marina Rei, Pino Daniele, Robert Miles, Nils Petter Molvaer. Il suo ultimo album in studio è “Spellbound”, composto assieme a Don Cherry e che vede la collaborazione di Paolo Fresu, Nils Petter Molvaer, Ibrahim Maalouf.

Trilok Gurtu ha un approccio esecutivo e compositivo non tradizionale, seppur strutturato su una profonda conoscenza dei ritmi musicali che accomunano l’Africa con l’India ed il Sud America. La sua impostazione verso le percussioni, lo porta ad esibirsi non per forza seduto bensì inginocchiato sulla gamba destra, controllando con il piede sinistro il pedale del charleston, ed in questa modalità non usa la grancassa che viene sostituita da un piccolo tom dotato di trigger che ne riproduce il suono e quanto di solito viene suonato dal piede destro viene affidata alla mano sinistra.

Le Tablas (tamburo di origine indiana con cassa in legno o terracotta e con una particolare pelle al cui centro si trova un cerchio di pasta nera che permette di ottenere sonorità differenti) ed il suo personale stile saranno il centro della Masterclass che condurrà coinvolgendo i partecipanti.
Sarà un’occasione di confronto sulla sua visione musicale, sul suo approccio alla percussione e per approfondire una tecnica compositiva peculiare.

La Cittadella dei Giovani di Aosta

Un luogo aperto, vivo, fatto dai giovani e realizzato pensando a loro, ma non solo. La Cittadella dei Giovani – lo dice già il nome – è una vera propria “città” all’interno della città di Aosta in cui trovare cultura, musica, teatro, eventi culturali, cinema. In poche parole è una “culla”, dove le “Arti” si incontrano, si ibridano, trovano una sintesi. La mission di Cittadella ha tanti colori e tante sfaccettature che si sviluppano in diverse direzioni, con l’obiettivo principale offrire uno spazio accessibile a tutti, indipendentemente dalla fascia d’età, dalla residenza, dalla disponibilità di mezzi di trasporto, dalle risorse economiche, dall’estrazione sociale, la nazionalità, la condizione psico-fisica, la cultura, la religione ed il genere. Un luogo condiviso, dove è possibile incontrarsi, sperimentare, approfondire, crescere e impegnarsi, una struttura aperta alla comunicazione e alle nuove tecnologie, intesi come strumenti per ridurre le distanze, accrescere i legami, favorire la partecipazione. Perché i veri protagonisti della Cittadella sono i giovani con i loro sogni da realizzare e i loro progetti.